25126 Brescia BS
“Bisogna creare luoghi dove fermare la nostra fretta e aspettare la nostra anima.”
Nikos Kazantzakis.
Mi ricordo di una mattina quando scoprii un bozzolo dietro un albero, proprio mentre la farfalla che era al suo interno stava facendo un buco nel suo involucro, preparandosi ad uscirne. Aspettai per un po’, ma ci metteva tanto ad uscire ed ero impaziente. Mi chinai, alitando su di esso per riscaldarlo. Cercavo di riscaldarlo il più rapidamente possibile, e il miracolo iniziò ad avvenire davanti ai miei occhi, più veloce della vita. Il bozzolo si aprì; la farfalla iniziò lentamente ad uscire, ed io non dimenticherò mai il mio orrore quando vidi come le sue ali erano piegate all’indietro e stropicciate, la povera farfalla provò con tutto il suo corpo tremante a spiegarle. Chinandomi su di essa, cercai di aiutarla con il mio respiro, invano.
Avrebbe avuto bisogno di schiudersi pazientemente, e il dispiegamento delle ali doveva essere un processo graduale attraverso il sole. Adesso era troppo tardi. Il mio respiro aveva costretto la farfalla ad uscire con le ali stropicciate, prima del tempo. Aveva lottato disperatamente e, pochi secondi più tardi, morì sul palmo della mia mano.
Quel corpicino è, credo, il più grande peso che porto sulla mia coscienza. Perché oggi mi rendo conto che violare le grandi leggi della natura è un peccato mortale. Non dovremmo avere fretta, non dovremmo essere impazienti, ma dovremmo rispettare con fiducia il ritmo eterno.
(da “Zorba the Greek” di Nikos Kazantzakis)
I BRESCIA", senza scopo di lucro fondata nel 2012 come risposta alla crisi greca, cosa facciamo : Trasmettiamo la nostra cultura
- aggregare chiunque che nutra un desiderio di conoscenza verso la Grecia, il suo popolo, la sua cultura e le sue tradizioni, chi ama la Grecia e chi la porta nel cuore.
La conoscenza reciproca porta alla comprensione, la comprensione genera rispetto.
- "spiegare" la Grecia, evitando i luoghi comuni, attraverso una serie d’iniziative volte a far conoscere ai non Greci la nostra Patria, chi siamo stati, chi siamo e cosa desideriamo per il nostro futuro, forti delle nostre antiche radici ma aperti a un mondo che cambia.
Tersicoreo: gruppo di danze greche
Il nostro nome proviene dalla musa della danza della mitologia greca Tersi’core.
Il nostro moto: “si balla per il piacere di sentirsi liberi”
Noi balliamo per divertirsi, per sfogarsi, per sedurre ed essere sedotti, per esibirci, per rilassarci, per allenarsi prima delle difficoltà, per mimare un combattimento, per rappresentare la leggenda di minotauro e del labirinto di cnosso , per invocare l’energia divina, per pregare, per festeggiare il matrimonio, invocare la fertilità, festeggiare la nascita, e la vita, per onorare i nostri morti, per raccontare una storia…. la nostra storia.
Non si tratta solo di danze ma del valore stesso dell’amicizia dell’affidarsi reciprocamente l’uno all’altro, stringendosi in un cerchio perpetuo, collaborare nel rispetto reciproco e accettarsi indipendentemente dalla razza il colore lil sesso l’ideologia il credo la provenienza
: questo è il messaggio d’amore che vuole lanciare il nostro gruppo e la comunità Ellenica: Danze greche aperte a tutto il un grande cerchio dell’amicizia della solidarietà e della pace : un grande cerchio delle danze greche.
danze greche
Liceo Scientifico N.Copernico di Brescia
La Comunità Ellenica di Brescia con il suo gruppo di ballo Tersicoreo partecipa gratuitamente all’ evento “Copernico …conversa con le danze greche” organizzato dall Liceo Scientifico “Nicolò Copernico” nell ambito delle attività culturali proposte per Erasmus.
Un percorso di danze greche riservato agli alunni e docenti.
Seguendo il modello proposto da Nicolò Copernico al centro del nostro universo poniamo la conoscenza che diventa il nostro sole e intorno a rotazione i sei pianeti Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove e Saturno rappresentate da altrettante danze greche.
Non soltanto danze ma ponti tramite persone diverse, insegnando non soltanto i passi ma il valore stesso dell’amicizia dell’affidarsi reciprocamente l’uno all’altro, stringendosi in un cerchio perpetuo, collaborare nel rispetto reciproco e accettarsi indipendentemente dalla razza il colore, il sesso l’ideologia il credo e la provenienza
di
Danza di purificazione
1. Pilioritikos : introduzione
Danza della regione Tessaglia (Pelio), appartiene alla categorie delle danze del labirinto. Entrando nel Labirinto il sentiero gira subito in senso antiorario e simbolicamente ci purifichiamo, abbandoniamo quello che non vogliamo più portare con noi pesi, vizi, sensi di colpa le cose brutte e cattive e iniziamo il nostro viaggio danzante leggeri e liberi.
Danza di preparazione alla guerra
2. Podaraki danza della regione di Tracia. Danza di preparazione alla guerra. Si battono forte i piedi per terra in una sfida continua con l’avversario e metaforicamente con la vita stessa. Da questo il suo nome podaraki: il "piccolo piede".
Immaginate una battaglia che ha le sue regole
Ma importante essere consapevoli che soli uniti possiamo affrontare le battaglie e le difficoltà della vita
3. Zonaradikos una danza popolare tradizionale dalla Tracia che prende il nome dal modo in cui si tengono i ballerini: ogni ballerino si tiene dalla cintura (zonari) del ballerino adiacente.
Serve la preparazione si ma serve anche il coraggio
4. Tsamikos: una danza circolare durante l’occupazione turca la danza era eseguita dai guerrieri greci) ed era accompagnata da canzoni che esprimevano ammirazione per i loro risultati
La danza viene solitamente eseguita nelle regioni montuose e simboleggia la cavalleria e il coraggio dei danzatori.Ci sono due importanti peculiarità nella sua esecuzione: l’elemento di trionfo espresso dall’andatura imponente e grandiosa e l’elemento della lotta espresso da salti ritmicamente irregolari,
Abbiamo acquisito il metodo la tecnica siamo coraggiosi siamo uniti ma chiediamo lo stesso l energia divina perché siamo consapevoli della nostra fragilità umana, alzando le mani verso l alto .
5. KOFTOS:La danza viene ballata in un cerchio aperto da donne e uomini tenendosi per mano , soprattutto in Zagorochoria del Epiro. Prende il nome dalla brusca sospensione della musica. I ballerini si fermano all'improvviso alzando le mani verso l alto lasciando un forte urlo
Abbiamo parlato di guerra ma noi preferiamo la pace
Danza che festeggia lamore la prossima danza
6. karagouna: Il titolo della danza si riferisce a una donna del popolo dei Karaguni(Karagounoi), gli antichi abitanti della Tessaglia, una regione della Grecia centrale. Il testo racconta di un uomo che vede la sua bella karaguna alla finestra e si strugge per farle sapere il suo amore promettendole di regalarle vestiti, gonne e giacche ricamate.
E’ caratteristica la postura delle ballerine: la loro compostezza è dettata dall’abito così riccamente adornato di ricami e dettagli preziosi da renderle piuttosto rigide; nel ballo viene valorizzata la femminilità con i delicati movimenti di piedi e le caviglie e il girare della testa.
Il vestito femminile karaguna è uno dei più spettacolari della Grecia
Concludiamo la prima parte del nostro spettacolo con una danza di gioia e di positività e di speranza
7. kalamatianos :
uno dei balli più famosi e popolari in Grecia troviamo le sue radici addirittura nell’iliade di omero che racconta di rappresentazioni danzanti ritratte sullo scudo di Achille disegnate da dio efesto
Si chiama anche sirtos o ormos che ha due significati golfo o collana dal suo modo di svolgersi a catena
Il primo e l’ultimo ballerino tengono un fazzoletto di lino il quale viene sventolato per aria dal primo e dal ultimo ballerino come segno di goia di positività e speranza
Buone danze a tutti
Seconda parte
Ricominciamo il viaggio con la danza delle danze
E’ il ballo per eccellenza del greco.
8. Zeibèkiko: Si chiama anche lamento solitario. E’ basato alla musica di “Rebètiko” dei Greci dell’ asia minore.
E’ un ballo gerarchico, solitario e in gran parte improvvisato, che nasconde una tensione e un profondo significato interiore, che il ballerino deve conoscere e rispettare!!
E’ la pura espressione dello stato d’ animo di dolore o di gioia, attraverso del corpo. Infatti e’ difficile da ballare, proprio perché richiede grande partecipazione fisica e psichica! Il ballerino si alza e cerca, nel ritmo della musica lenta ma intensa, quasi in uno stato di trance, di esprimere e comunicare con il proprio corpo il suo stato d’ animo. Si perde nei suoi pensieri con gli occhi semichiusi e tenendo le braccia aperte fa i primi giri cercando l’ equilibrio del suo corpo. Non è una danza che si impara e una danza che si sente . attraverso i passi e le movenze il ballerino esprime i propri sentimenti di solito amore non corrisposto, lutto, dolore sofferenza. ‘L’essenza della danza ballare per se stessi come se non esistesse niente altro . Si danza per scacciare la sofferenza e per esorcizzare i propri demoni in una sorte di introspezione e modestia
Si narra che questa danza viene ballata da achille che saputo della morte di suo amico Patroclo
Continuiamo il nostro Viaggio danzante nelle isole greche
9. Sirtos è un’antica danza, ma ha poco a che fare con il sirtaki, o meglio ne rappresenta una parte. Assomiglia un po’ al movimento delle onde del mare.
10. ZAGARAKIA: . danza dall’ isola di citera dedicata alla dea afrodite che la leggenda narra che è nata proprio alle spiagge di questa isola.
11. Kavadoritikos danza che proviene dall'isola Eubea
Assomiglia ad una tattica di battaglia, si ritira per ingannare il nemico e poi attaccare e avanzare velocemente come in un assalto. Il suo nome cavodoro deriva dalla denominazione del canale marittimo tra isola di Eubea sud ed isola di Andros, un tratto di mare molto difficile; motivo per cui c’erano all’epoca tantissimi naufragi.
Prossima isola icaria dal nome ikaro
Nella mitologia greca Icaro era figlio dell'inventore Dedalo. Per scappare dal labirinto dove erano chiuso , Dedalo costruì delle ali con delle penne e le attaccò ai loro corpi con la cera. Malgrado gli avvertimenti del padre di non volare troppo alto, Icaro si fece prendere dall'ebbrezza del volo e si avvicinò troppo al sole (nella mitologia Febo); fu fuso nel suo ardito volo oltre i confini dell’umano,, facendolo cadere nel mare dove morì. Nel punto dove cadde si trasformo nell’isola di ikaria
12. la danza si chiama simbethera e viene ballata come un ringraziamento alla vita stessa
prossima isola cefalonia l’isola più grande delle isole ionie
13. la danza si chiama divaratikos
14. dal isola di cefalonia andiamo all’isola di creta prossima danza dournarakia danza dedicata ai ragazzi giovani di 10-12 anni. La parte iniziale assomiglia a chassaposervikos e l’ultima parte si balla in sousta una danza che mima il corteggiamento con passi elastici piccoli e precisi
15. Sirtaki: Non è una danza tradizionale ma una coreografia creata nel 1964 per il film Zorba il Greco basato sul libro di Nikos kazantzakis interpretato da Antonny Quinn sulla composizione musicale di Mikis Theodorakis, impastando due danze tradizionali il chassapikos e chassaposservikos